AI E SOSTENIBILITÀ: CONTRADDIZIONE O OPPORTUNITÀ?

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Il Dilemma Energetico dell'Intelligenza Artificiale: Tra Consumi Record e Potenziale Rivoluzionario per un Futuro Green

Il mondo dell'intelligenza artificiale si trova a un bivio: da un lato, i suoi elevati consumi energetici minacciano di aggravare la crisi climatica; dall'altro, la sua capacità di ottimizzare processi e modelli offre un'opportunità unica per un futuro più sostenibile.

L’intelligenza artificiale (AI) si è ormai affermata come una tecnologia chiave per la trasformazione digitale in moltissimi settori. Tuttavia, il suo impatto ambientale solleva alcuni interrogativi importanti: può l'AI essere un alleato nella sostenibilità? Oppure rappresenta una contraddizione, a causa dei suoi elevati consumi energetici? In questo articolo esploriamo entrambi i lati del dibattito, con dati aggiornati ed esempi concreti.

L'impatto ambientale dell'AI: una sfida urgente

L'adozione crescente dell'AI comporta un consumo energetico e idrico molto rilevante: secondo l’International Energy Agency il consumo globale di elettricità dei data center raddoppierà entro il 2030. Il principale responsabile? Proprio l’intelligenza artificiale. Training e funzionamento di software come ChatGPT richiedono centri dati estremamente potenti, che consumano enormi quantità di energia elettrica e acqua. Porre una domanda a ChatGPT significa consumare dieci volte più energia di una ricerca tradizionale; per esempio, il training di un modello come Llama 3.1 ha generato quasi 9.000 tonnellate di CO2, equivalente all'impatto annuale di 496 persone negli Stati Uniti.

Il consumo energetico globale legato all'AI e ai data center cresce in modo esponenziale e si stima che entro il 2030 l'acqua utilizzata per il raffreddamento quadruplicherà rispetto ai livelli del 2023: il Financial Times stima che entro il 2027 la crescita dell’IA possa produrre un aumento del prelievo idrico compreso tra 4,2 e 6,6 miliardi di metri cubi all’anno. Inoltre, mentre la produzione di hardware per l'AI è altamente energivora e dipendente dai combustibili fossili, anche le emissioni di gas serra ne risentono: quelle di Google, ad esempio, sono aumentate di quasi la metà dal 2019 al 2023 e quelle di Microsoft del 30% dal 2020.

AI come opportunità per la sostenibilità ambientale

C’è tuttavia un’altra faccia della medaglia: come afferma proprio l’IEA (International Energy Agency), l’intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui funziona il settore energetico, offrendo potenti strumenti per migliorare la sostenibilità in diversi ambiti e consentire risparmi notevoli. Ad esempio, l’AI può aiutare con l’ottimizzazione dell'uso delle risorse naturali, la gestione efficiente dell'energia, il monitoraggio ambientale, l’agricoltura di precisione, l’economia circolare e la lotta all'inquinamento.

Nonostante gli alti costi ambientali, infatti, l’IA sta già contribuendo a migliorare l’efficienza delle reti elettriche, a ridurre il consumo di carburante nel trasporto marittimo e a individuare perdite di metano, il più potente dei gas serra. Gli analisti della IEA stimano che l’applicazione industriale dell’IA e del machine learning potrebbe far risparmiare ben 8 exajoule di energia entro il 2035 – la stessa quantità di energia che consuma oggi il Messico, per fare una comparazione. Ad esempio, la startup LineVision sta rivoluzionando le reti elettriche proprio con l’IA: i suoi sensori, uniti alle previsioni meteo, calcolano in tempo reale la vera capacità di carico delle linee, sbloccando un potenziale finora nascosto che, secondo l’IEA, potrebbe raggiungere il 30% in più.

L'AI permette inoltre di progettare modelli di business più sostenibili e può essere parte integrante della transizione verso energie rinnovabili e della riduzione degli sprechi, rendendo l’utilizzo di energia verde più redditizio e appetibile: ad esempio, nel 2018, Google DeepMind ha rivoluzionato la gestione dei suoi parchi eolici, proprio sfruttando il machine learning; combinando dati storici e previsioni meteo, il suo sistema predice la produzione di energia fino a 36 ore prima, ottimizzando la vendita e semplificando il lavoro degli operatori di rete.

Verso un'AI più green: tecnologie e governance

La ricerca accademica e l’industria stanno lavorando per ridurre l'impronta ecologica dell'AI con tecniche innovative come l’"approximate computing", che riduce il consumo energetico modulando la precisione degli algoritmi, e con una selezione più mirata dei dati per l'addestramento.

Tuttavia, la diffusione su larga scala delle soluzioni green richiede un impegno più concreto delle aziende e una regolamentazione che incentivi la trasparenza e l'uso responsabile delle risorse. La chiave sta nell'alimentare i data center con un numero sempre maggiore di energie rinnovabili, per garantire che il progresso tecnologico non avvenga a spese del nostro pianeta.

Come agire subito: consigli per un'IA più sostenibile

Alcuni accorgimenti ed esempi di Green AI da implementare anche subito possono essere:

  • Ottimizzare i modelli: scegli tecniche di efficientamento come il pruning (rimuovere connessioni non necessarie), la quantizzazione (ridurre la precisione dei dati) e l'approximate computing per diminuire i consumi senza sacrificare le performance.
  • Selezionare i dati: riduci il volume dei dati di addestramento, concentrandoti solo su quelli rilevanti e di alta qualità. Meno dati significano meno tempo di calcolo e meno risorse sprecate.
  • Preferire il Green: scegli data center alimentati da energie rinnovabili e dotati di sistemi di raffreddamento efficienti.
  • Misurare e comunicare: monitora e rendi pubblico l'impatto ambientale dei processi di IA. La trasparenza incoraggia la responsabilità e spinge verso soluzioni migliori.
  • Educare e sensibilizzare: promuovi le buone pratiche di Green AI tra sviluppatori e manager per creare una cultura della sostenibilità all'interno delle aziende.

L'intelligenza artificiale si trova quindi ad un bivio: da un lato, i suoi elevati consumi energetici rappresentano una sfida per il clima; dall'altro, la sua capacità di ottimizzare modelli e processi offre una straordinaria opportunità per un futuro più sostenibile. Il destino dell'IA e del nostro pianeta dipenderà da scelte consapevoli e da una regolamentazione mirata che sappia coniugare innovazione tecnologica e tutela ambientale.

Per conoscere più dettagli, curiosità e buone pratiche di sostenibilità dell’AI, scopri i nostri corsi a questo link.

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